Associazione di Volontariato

DIARIO DI BORDO 17 marzo 2022

NON CAPIRE LA GUERRA

Serata in Oratorio stasera, per quanto cerchiamo di distrarci, tutto torna alla guerra e alle conseguenze della distruzione di tutto.

Le foto, le riprese con i cellulari, le telecamere ci riportano uno scenario orrendo, la gente che scappa terrorizzata.

IL NIENTE ASSOLUTO.... CHE NE CONSEGUE..........

Lo scrivere, il disegnare possono imprimere quello che ognuno di noi cerca di dire......

I ragazzi sono operosi e lavorano........

Un cartoncino bianco 50 x 70 cm diventa l'emblema di una lotta pacifica.

Ritrae una barca che nuota tranquilla in un mare azzurro stupendo.... è libera... le vele gonfiate dal vento, danno la direzione al mezzo acquatico, i colori dei teloni svettano nel cielo fiere, sono un azzurro ed un giallo, sono i colori dell'Ucraina.....

Il sole sorridente fa capolino sul lato sinistro del cartoncino, mentre dei gabbiani accompagnano il viaggio di questa imbarcazione.....

VOGLIA DI PACE, VOGLIA DI NORMALITA'.....

Tutto questo lo sintetizza nel disegno Martina..... lei della guerra assurda che si sta svolgendo ad un passo da noi non capisce i risvolti, le dinamiche e, per dirla tutta non le capisco neppure io, per quanto mi sforzi di "cercare" una logica ed il senso della distruzione di tutto e di tutti.

Martina in questo disegno vuol vedere "la guadagnata libertà" di un popolo che in questo momento sta soffrendo per qualcosa di enormemente crudele e assurdo.

Il suo voler vedere qualcosa di "PACIFICO" è fresco di pittura di acquerello quando lo mostriamo ad una ragazza Ucraina di Leopoli, appena arrivata ed ospitata con altre quattro persone, nella realtà dove operiamo con l'Associazione, cioè l'Oratorio della Parrocchia Madonna della Strada.

Noi non parliamo la sua lingua e lei non parla la nostra, vede il disegno e il suo sguardo si perde e piange, piange..... non abbiamo bisogno di parole.

Io in quel momento penso a quanto deve essere cattivo essere stati privati di tutto e, trovarsi in un posto che non conoscono e di cui non capiscono la lingua.

Enrica ed io l'abbracciamo e queste braccia che si incontrano dicono tutto, dicono che siamo vicini alla loro tragedia.

Nel piazzale dell'oratorio stasera dei frammenti della nostra vita si sono incontrati con la loro cruda realtà.... noi ci siamo.... l'ha capito la ragazza....

NOI CI SIAMO... per quanto possa essere utili NOI CI SIAMO!!!!!

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